Cavoletti di Bruxelles
Nome scientifico
Brassica oleracea var. gemmifera
Famiglia
Crucifere
Coltivato da
Bonatti Fiorenzo (Desenzano Bs), Ortobio Val Tavo (PE)
Curiosità e coltivazione biologica
I cavoletti o cavolini di Bruxelles, devono il loro nome allo stato che ne ha fatto, della produzione e del consumo, un vero status symbol. In effetti la maggiore produzione deriva dal Nord Europa, ma si coltiva bene anche qui da noi, l’importante è che le giovani piante non subiscano sbalzi di temperature eccessivi, prediligono infatti climi freschi ma non troppo freddi. Queste delizie, sono a tutti gli effetti dei cavoli, sono solo di piccole dimensioni, perché crescono come gemme ai lati del fusto della pianta, che ha un portamento eretto, spesso bisognoso di sostegni. Eccoli in foto:
Fa bene perchè...
Come tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Crucifere o Barssicacee, sono un vero tocca sana per la nostra salute. Sono ricchi di vitamine del gruppo A e C, oltre che a minerali e sostanze antiradicali liberi e antiossidanti. Hanno proprietà antinfiammatorie e decongestionanti.
Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!
Mangiateli appena arrivano in cassetta, sono molto delicati. Basta sciacquarli pochi istanti e poi tuffateli in acqua bollente e salata per 10 minuti, oppure sono perfetti se cucinati al vapore, rimarranno ancora più saporiti. Conditi con olio o burro se preferite una versione più nordica.