uva biologica cortobioNome Scientifico: Vitis vinifera

Famiglia: Vitaceae

 

La nostra Uva proviene da…
diversi produttori della Puglia e Sicilia

stagionalita-agosto-ottobre

 

naturale-biologicoCuriosità e coltivazione biologica

L’uva ha un’origine antica, già nel Neolitico veniva utilizzata come alimento e alcuni geroglifici egizi ne rappresentano la sua coltivazione e la lavorazione per ottenerne del vino.

La pianta della vite si adatta in genere ad ambienti con condizioni di clima e di terreno molto diversi tra loro, ad esempio si adatta anche a terreni di limitata fertilità e tollera contenuti medio elevati di calcare. La temperatura però non deve mai essere inferiore ai 15 °C sotto lo zero; l’esposizione migliore è a sud, preferibilmente in zone collinari. La gestione del suolo di un vigneto biologico è uno dei fattori chiave per assicurare la conservazione del terreno agrario e della sua fertilità.

Le lavorazioni che assicurano la cura della pianta della vite, senza l’utilizzo di sostanze dannose per l’organismo umano sono: l’arieggiamento del terreno, in inverno, la potatura e legatura dei tralci. Talvolta i tralci asportati vengono trinciati sul posto e interrati per ridare sostanza organica al terreno. Gli unici prodotti usati per la difesa dalle malattie fungine, sono quantità limitate di rame e zolfo. Esistono moltissime varietà di uve, che si distinguono in base al colore tra uve bianche, nere e rosate. L’uva che vi proponiamo in cassetta è uva da tavola bianca o nera a seconda della disponibilità.

 

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Fa bene perché…

…è ricca di vitamine, sali minerali, quali potassio, calcio e fosforo, ha proprietà diuretiche e disintossicanti. L’uva bianca ha un colore dorato reso tale dalla presenza di flavoni, l’uva nera deve invece la sua colorazione alla presenza di antocianidine, sostanze che contribuiscono come in altri frutti alla colorazione violaceo-rossastra. Un alimento particolarmente indicato in caso di affaticamento, per la presenza di un particolare flavonoide, la quercetina, un perfetto antiossidante naturale. Tra le proprietà benefiche ha anche un effetto purificatore per l’intestino e drenante.

 

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Suggerimenti di eco-cucina…antisprechi!

Una volta acquistata, vi consigliamo di riporre i grappoli in frigorifero all’interno di una scatola di plastica perforata. In questo modo si conserverà anche per più di una settimana.
L’uva è un alimento ideale per essere mangiato puro, potete portarvelo in ufficio per una pausa sana e naturale, ma se non amate la consistenza e siete leggermente intolleranti alle bucce, potete trasformare gli acini in un succo d’uva, con l’utilizzo di una centrifuga o di un estrattore, o di un semplice passa verdura,  oppure utilizzarlo per un dolce o un aperitivo. Vi suggeriamo qualche facile ricetta…

 

Leggi qui come fare il succo d’uva 

 

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La ricetta Facile:

aperitivo con uva bianca

Aperitivo con acini d’uva bianca al formaggio e pistacchio

Ingredienti:
Uva bianca (tipo Italia) 16 acini grossi, dolci e croccanti 140 g Pistacchi in granella 80 g, Gorgonzola dolce 80 g Formaggio fresco spalmabile 80

Preparazione:
Preparate i bocconcini staccando tutti gli acini d’uva dai rametti scegliendo, possibilmente, quelli più grossi e croccanti, dopodiché metteteli in una colapasta e sciacquateli, scolateli e infine lasciateli asciugare su un tovagliolo pulito poggiato su un piatto. Nel frattempo poggiate il gorgonzola su un tagliere e privatelo della crosta, tagliatelo a pezzi e versatelo in un recipiente aggiungendo il formaggio fresco spalmabile, lavorate per poco tempo con una spatola per ottenere una crema liscia ed omogenea (evitando di farla diventare troppo liquida, in tal caso allora rimettete la crema in frigo per 10 – 15 minuti).
Intanto preparate la granella di pistacchi rosolandola in una padella antiaderente per 3-4 minuti a fiamma media, facendo attenzione che non brucino. Una volta tostati i pistacchi teneteli in un recipiente così da freddarsi; nel frattempo immergete l’uva nella crema di formaggio coprendola bene, trasferite gli acini nel recipiente con la granella e fate aderire per bene i pistacchi. Conservate gli acini così preparati in frigorifero per un paio d’ore prima di servirli.

(credit: Giallozafferano.it)
schiacciata fiorentina con uva nera

Schiacciata fiorentina all’uva nera

Ingredienti:
1 kg di uva nera, 400 g di farina 0, 25 g di lievito di birra, 200 g di zucchero, olio d’oliva, sale

Preparazione:
Sciogliete il lievito in una ciotola con circa mezzo bicchiere d’acqua tiepida, poi aggiungete la farina, l’olio, lo zucchero ed un pizzico di sale. Impastate bene, aggiungendo altra acqua tiepida, se servisse, poi lasciare a lievitare l’impasto per un’ora circa, in un luogo tiepido.
Una volta lievitato, prendete i 2/3 dell’impasto rendendolo una sfoglia sottile, ungere con dell’olio d’oliva una teglia rettangolare e stendere la sfoglia, coprirla con 700 g di uva, spolverizzando con due cucchiai di zucchero e due cucchiai d’olio.
Stendere la rimanente pasta, coprendo l’uva e sigillando bene i bordi con la sfoglia sottostante piegandola sopra la nuova sfoglia appena appoggiata. Distribuire l’uva rimasta, sulla superficie della schiacciata spolverizzando ancora una volta con zucchero e un filo d’olio, infornare a 180° per un’ora circa.

(credit: Petitchef.it)

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